Contest Facebook e normativa: i concorsi lanciati attraverso i social sono un tool molto utilizzato per creare engagement con gli utenti.
Vengono organizzati con estrema facilità, trascurando il fatto che il concorso a premi su Facebook o su qualsiasi altro canale on-line e off-line deve rispettare una normativa che è molto severa.
Si può dire che oltre l’80% dei concorsi lanciati sui social non è a norma.
Si può anche pensare che tanto nessuno ci controlla.
Questo può essere vero in termini di controlli spontanei da parte della guardia di finanza: i contest online sono talmente tanti che è impossibile controllarli tutti.
Ma se invece è un competitor o un utente insoddisfatto a richiedere il controllo?
Ecco che l’ipotesi diventa più realistica. Allora diventa opportuno conoscere la normativa per organizzare concorsi su Facebook.
CONTENUTO DELL'ARTICOLO
Contest Facebook: essere a norma in 6 step
Per organizzare un concorso su Facebook bisogna seguire alcuni passaggi:
- Redazione del regolamento che specifica data di inizio e data di fine del concorso;
- Redazione della perizia sul software e sul salvataggio dati;
- Deposito della cauzione/fidejussione bancaria;
- Bisogna rivolgersi ad un notaio o altra figura a tutela del consumatore, che dovrà assistere ad ogni fase dell’estrazione del premio;
- Comunicazione al MISE almeno 15 giorni prima del lancio del concorso;
- Predisposizione delle dichiarazioni da parte della ditta promotrice per cui in una si esonera Facebook da ogni responsabilità, e nell’altra si dichiara che Facebook non amministra, non sponsorizza e non è legato al concorso a premi.
Andiamo a capire cosa sono tutti questi adempimenti e quando si applicano.
Concorsi su Facebook normativa: quale si applica?
Dalla check-list è evidente che non si può organizzare un contest Facebook senza prendere in considerazione alcuna normativa.
Quando si organizza un concorso a premi Facebook, vanno prese in considerazione due normative: il regolamento Facebook e la normativa ministeriale italiana.
Fino ad alcuni anni fa per organizzare un contest su Facebook si doveva chiedere l’autorizzazione al social stesso.
Oggi non è più così: non è più necessaria l’autorizzazione di Facebook per organizzare un concorso, e dal 2013 il social è diventato molto più flessibile per quanto riguarda la sponsorizzazione di un concorso a premi.
Facebook intende per sponsorizzazione qualsiasi gara o concorso a premi.
Facebook stabilisce comunque un regolamento che possiamo trovare nella policy del social. Il regolamento si divide in 3 parti:
1. Comunicazione agli utenti:
- l’organizzatore deve garantire il rispetto delle normative, cioè
- regolamento ufficiale
- condizioni di offerta e requisiti per partecipare al concorso
- rispetto della normativa nazionale sui concorsi a premi
2. Contenuti obbligatori:
- mettere per scritto che Facebook non ha alcuna responsabilità
- il concorso non è legato a Facebook
3. Dove si può sponsorizzare un concorso a premi Facebook:
- sulle pagine
- sui gruppi
- all’interno degli eventi
- su app su Facebook
Importantissimo:
I diari personali e le connessioni con gli amici non devono essere usati per gestire le promozioni (ad esempio, non è consentito usare diciture come “condividi sul tuo diario per partecipare”, “condividi sul diario di un amico per avere una chance in più di vincere” e “tagga i tuoi amici in questo post per partecipare”).
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Cosa si può fare secondo la normativa di Facebook
Gli utenti per partecipare al contest Facebook possono scrivere un post, commentare un post, scrivere un messaggio in chat agli organizzatori.
Gli utenti possono votare attraverso “like” al post, like su app terza che rimanda al social.
Cosa non si può fare secondo la normativa di Facebook
Gli organizzatori del contest Facebook non possono chiedere agli utenti di condividere il concorso sul loro profilo privato. Come non possono chiedere di taggare amici per partecipare al contest, o scrivere sulla bacheca di un amico per lo stesso motivo.
Insomma, non devono essere coinvolti gli account privati degli utenti.
Il rischio per chi non rispetta la policy è la sospensione o la chiusura dell’account.
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Concorsi su Facebook normativa: la legge italiana
Bisogna prima di tutto specificare che siamo nell’ambito del concorso a premi quando oggetto della vincita è un premio con valore economico dichiarato. Per avere dettagli su cosa sia un concorso a premi, ti consiglio di leggere la guida sui concorsi a premi.
Se da una parte Facebook ha reso più appetibile l’utilizzo del concorso a premi come mezzo di marketing per i brand, d’altra parte arriva lo scontro con una normativa italiana che risale a ben prima che nascesse il social network: il D.P.R. 26 ottobre 2001, n. 430.
Il D.P.R. va integrato con l’unica novità che stabilisce che dal 2011 l’invio della documentazione può essere fatta solo per via telematica attraverso il servizio PREMA ON-LINE.
Partiamo dal presupposto per cui un concorso a premi organizzato online segue la stessa normativa di un concorso organizzato offline.
Il Ministero sottolinea che anche nel concorso sui social bisogna rispettare due principi fondamentali:
- tutela del consumatore
- rispetto della concorrenza
Il Ministero in base a questo ha chiarito che:
- si applica il limite di territorialità: tutte le attività attinenti lo svolgimento del concorso devono essere svolte in Italia. Sappiamo che la maggior parte dei server dei social non si trovano nel nostro Paese. Le soluzioni possono essere due:
- utilizzare un “server mirror” localizzato in Italia che replica il server estero ma è deputato allo svolgimento delle attività per il contest;
- sviluppare un’apposita app.
- La perizia che garantisce il corretto funzionamento del congegno adibito all’estrazione dei premi, deve riportare la dicitura che si sta utilizzando il server mirror per svolgere le attività in Italia.
- Se condizione di partecipazione al concorso è mettere like sulla pagina, il sistema di acquisizione di like deve essere sviluppato su un’app/software dell’impresa promotrice. Quindi non può essere utilizzata la pagina del brand creata sul social network.
- Coinvolgimento del social nel concorso: è vero che Facebook nelle policy stabilisce che non è coinvolto e non ha alcuna responsabilità nell’organizzazione del concorso, ma di fatto per partecipare bisogna avere un account sul social. Quindi per la normativa italiana Facebook è co-promotore del concorso. Ma visto appunto che il social declina ogni responsabilità dal concorso, gli organizzatori devono edempiere ad altri due requisiti:
- affiancare un altro sito internet equivalente al social per l’organizzazione del concorso,
- e/o limitare la partecipazione al concorso solo alle persone iscritte al social prima del lancio del concorso stesso, tenendo conto che questo status deve essere dimostrato. Quindi va chiesto ai partecipanti di rilasciare una dichiarazione.
In mancanza di queste condizioni il concorso non è ammissibile.
Contest Facebook: quando è esclusa la normativa
Fuoriescono dalla normativa italiana delle manifestazioni a premi determinati tipi di concorsi:
- se il concorso viene indetto per la produzione di opere letterarie, artistiche o scientifiche;
- quando vengono regalati dei campioni omaggio;
- per le operazioni a premio in cui l’oggetto sia un premio di “minimo valore” (assimilabile a quello di un lapis, di una bandierina o di un calendario) e non includano alcun vincolo di acquisto;
- nelle manifestazioni a premio che abbiano lo scopo di donare le vincite a enti benefici.
Quando i premi sono di modico valore, cioè di circa 1 euro, la gara si chiama “giveaway”, che in inglese significa “premio di modico valore” che viene regalato in cambio di una piccola azione da parte del consumatore.
Poi in Italia il “modico valore” ha ripercussioni giuridiche importanti.
La differenza fra concorso a premi e giveaway è determinante per l’applicazione della normativa italiana. Ma la stessa differenziazione di disciplina è mantenuta anche da Facebook?
Ovviamente no, quindi il regolamento Facebook si applica a prescindere dal valore del premio messo in palio.
Contest Facebook e normativa: il GDPR
Anche per questo argomento c’è un pò di confusione: le FAQ del Mise rinviano alle linee guida del Garante della Privacy del 2015 per quanto riguarda il trattamento dei dati. Dopo l’entrata in vigore del GDPR non ci sono state ulteriori pronunce.
In ogni caso non c’è alcun dubbio che debbano essere richiesti espliciti consensi separati per:
- partecipazione al concorso a premi su Facebook;
- eventuali fini di profilazione
I dati devono essere conservati su server sicuri e in Italia, quindi esternamente alla piattaforma di Facebook. Oppure su server esteri ma usufruendo del sistema di mirroring.
Contest Facebook: chi può organizzarli
Sui social vediamo che chiunque lancia concorsi o giveaway. Invece anche qui c’è una norma che prevede che solo chi è iscitto al registro delle imprese può organizzare un concorso.
Inoltre possono lanciare il concorso solo le imprese produttrici, fornitrici o distributrici dei premi messi in palio.
Quindi non possono essere promotori di un concorso privati titolari di P.IVA.
Conclusioni per Contest Facebook
Anche se abbiamo copiato dall’America la strategia del contcorso a premi su Facebook, in Italia dobbiamo tenere come riferimento la normativa nazionale.
Il regolamento è complesso, le indicazioni del Ministero sono molto dettagliate ma non in linea con la realtà dei fatti, e necessitano di essere interpretate da un legale esperto in contest.
Lo studio Legal for Digital specializzato nel marketing digitale, ti può offrire la consulenza più idonea per il tuo concorso on-line. Inoltre i soci fondatori dello studio hanno scritto un libro sul contest e, per l’occasione, si sono interfacciati proprio con il Ministero per avere delucidazioni.
Per quanto riguarda i costi da affrontare per organizzare un concorso a premi, bisogna considerare come spese imprescindibili marche da bollo, notaio, fidejussione.
Per i tempi tecnici invece ci sono da considerare dai 45 ai 90 giorni, se va compreso anche lo sviluppo dell’app.
Se non viene rispettata la legge si rischiano sanzioni fino a 500.000 euro!