“Brunella, ma come funziona il copyright per le canzoni?”, chiedono spesso i clienti di Legal for Digital che sono interessati a comprendere meglio come funzioni il mondo dei diritti d’autore musica. Mondo complicato, lo ammettiamo, a causa del troppo legalese utilizzato per spiegare il tema dei diritti musicali e delle normative di riferimento, obsolete e articolate.
La musica è una delle forme d’arte più importanti tra quelle protette dalla legge sul diritto d’autore ed è parte della nostra quotidianità anche quando non ce ne rendiamo conto: prendiamo il caffè in un bar dove è accesa la radio, facciamo shopping in un negozio mentre ascoltiamo playlist famose, partecipiamo a eventi dove suonano musica, scorriamo feed dei social media con video che riproducono musica, giusto per citare alcuni esempi.
E, se sei un musicista professionista o aspirante tale, hai bisogno di sapere come comportarti nel caso dovessero copiare e rubare le tue opere pubblicate online, le tue canzoni.
Vediamo cosa sono i diritti d’autore musica, le normative da prendere in considerazione sul tema del diritto musicale e i concetti base connessi all’uso e alla condivisione della musica.
CONTENUTO DELL'ARTICOLO
Diritti d’autore musica: la normativa di riferimento
Uno dei problemi principali connessi al diritto d’autore musica è il linguaggio utilizzato in riferimento alla normativa che protegge le canzoni.
Tendiamo a utilizzare il termine copyright ma, quando ci riferiamo a brani musicali, dobbiamo utilizzare il termine diritto d’autore.
Quali sono le differenze tra diritto d’autore e copyright?
Sia il copyright che il diritto d’autore hanno l’obiettivo di proteggere le opere d’ingegno, ma si basano su presupposti differenti:
- il diritto di copyright è tipico dei sistemi di common law e prende in considerazione l’aspetto economico;
- il diritto d’autore è tipico dei sistemi di civil law e si pone l’obiettivo di proteggere chi ha creato l’opera (diciamo che è più… sentimentale, ecco).
Quando parliamo di musica, le normative di riferimento sono la Legge sul Diritto d’Autore n°633/1941, alcuni articoli del codice civile e la legislazione internazionale.
L’articolo n°1 della legge 633/41 recita:
“Sono protette ai sensi di questa legge le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro ed alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione”.
E l’articolo n° 2:
“In particolare sono comprese nella protezione: […]
2) le opere e le composizioni musicali, con o senza parole, le opere drammatico-musicali e le variazioni musicali costituenti di per se’ opera originale;”
La legge tutela qualsiasi forma di espressione musicale, dove per composizione intendiamo i componimenti musicali come le opere, le canzonette e via discorrendo.
Diritti d’autore musica: gli aspetti più importanti
La legge sul diritto d’autore risale al 1941, ma è stata rivista negli anni successivi e ampliata nel 1992, nel 2008 e poi nel 2019: la normativa protegge qualsiasi opera musicale dal carattere individuale e lo fa in modo automatico, nel momento stesso della creazione. Il verbo creare e la parola creatività sono due termini importanti per la tutela delle opere musicali, leggendo scoprirai il motivo.
Di seguito rispondiamo ad alcune delle domande più frequenti poste dai nostri clienti – artisti e creator -, in merito ai diritti musicali.
Chi sono i soggetti tutelati nel diritto d’autore nella musica?
La normativa sul diritto d’autore, per quanto concerne il diritto musicale, individua e protegge tre soggetti:
- l’autore o compositore dell’opera musicale, della canzone, ovvero chi scrive il testo e compone la sinfonia;
- il produttore fonografico, colui o colei che registra l’interpretazione musicale su un supporto fisso;
- l’artista che interpreta ed esegue la composizione musicale.
L’autore e l’artista possono anche coincidere: pensiamo per esempio ai cantautori che scrivono testi e spartiti delle canzoni e ne sono anche interpreti.
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Cosa imparerai?
- Aspetti fondamentali del diritto d’autore
- Alternative al Copyright come i copyleft
- Modalità di tutela delle proprie opere
- Nuovi sul copyright come gli NFT
Quanto durano i diritti d’autore sulla musica?
La normativa prevede che i diritti d’autore musica abbiano una durata di Settanta anni da quando l’autore passa a miglior vita, anche se dobbiamo distinguere tra diritti patrimoniali e diritti morali.
Quali sono i diritti connessi al diritto d’autore?
Quando parliamo di diritto musicale facciamo riferimento a tre macro-categorie di diritti.
- I diritti patrimoniali comprendono quelli che prevedono un beneficio economico diretto nei confronti dell’autore o del soggetto che li possiede nel caso in cui l’autore abbia ceduto i diritti a una persona terza: questi diritti restano validi quando l’autore è in vita e, come dicevamo prima, per i Settanta anni successivi alla sua morte. I diritti patrimoniali sono divisi in sette categorie:
- diritto di esecuzione, rappresentazione o recitazione in pubblico,
- diritto di elaborazione o modifica dell’opera musicale,
- diritto di noleggio o prestito,
- diritto di pubblicazione,
- diritto di riproduzione,
- diritto di trascrizione.
Cosa significa in pratica? Facciamo un esempio: realizziamo un video tutorial da pubblicare su YouTube e scegliamo come sottofondo sonoro la canzone del nostro cantautore preferito, deceduto però dieci anni fa. In questo caso abbiamo l’obbligo di pagare il diritto d’autore perché tramite il nostro video riproduciamo quella canzone, quell’opera di ingegno protetta dalla legge.
- Il diritto morale invece “… attiene al legame ideale tra la persona e la sua opera ed ha una funzione protettiva di tale legame. Svolge una funzione di tutela della paternità intellettuale”.[1] In questa categoria sono compresi:
- il diritto alla paternità dell’opera,
- il diritto all’integrità dell’opera,
- il diritto di pentimento,
- il diritto di inedito.
Attenzione: i diritti morali, a differenza di quelli patrimoniali, non hanno una durata finita ma sono sempre validi; questo significa che un autore, anche dopo la sua morte, viene riconosciuto come padre (o madre) dell’opera musicale che ha creato e non possiamo appropriarcene spacciandoci per gli autori di quel testo o quel componimento.
- I diritti di sincronizzazione: prendiamo ancora l’esempio precedente, il caso in cui vogliamo utilizzare una musica come sottofondo di un video da pubblicare sul nostro sito o condividere su qualsivoglia social media. In questo caso entrano in gioco i diritti di sincronizzazione, ovvero quelli che tutelano il modo in cui un’opera musicale viene utilizzata insieme a un altro prodotto o contenuto (spot pubblicitario, campagna sponsorizzata, formati audiovisivi, video, filmati, opere cinematografiche).
Sono casi un cui l’opera musicale, oltre a essere rappresentata in pubblico, elaborata, riprodotta, pubblicata (vedi i diritti patrimoniali) viene anche manipolata e inserita in un nuovo contenuto.
Su questi ultimi diritti è necessario spendere qualche parola in più: la sincronizzazione è una “forma di manipolazione ad uso riproduttivo di opere musicali” che, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata per la condivisione del contenuto audiovisivo, rientra nella tutela dell’autore.
Se vuoi abbinare una canzone/musica al tuo video, hai due possibilità: acquistare da un autore o da una casa discografica l’opera di tuo interesse, pagarne i diritti e utilizzarla (parliamo di licenziamento dell’opera musicale); far creare ex novo da un autore una musica tutta per te.
In questo secondo caso, ricordati di normare l’accordo con la stipula di un contratto che da un lato tuteli l’autore e dall’altro protegga te stesso e preveda la cessione dei diritti d’utilizzo del brano.
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E se scarico una canzone da Internet?
Il web è pieno di contenuti musicali scaricabili: suggeriamo di utilizzare i siti dai quali è possibile effettuare il download gratuito delle opere musicali oppure acquistarle. In questo caso, ogni sito web dovrebbe avere esplicitate le condizioni e i termini d’uso delle opere, in modo tale che tu possa leggerle e rispettarle.
Come vengono pagati i diritti d’autore musica?
I diritti d’autore per le opere musicali vengono versati alla SIAE (Società Italiana Autori Editori), un’organizzazione che ha il compito di tutelare autori, artisti ed editori. In pratica, la SIAE rappresenta tutti gli autori protetti dal diritto d’autore (scusa il giro di parole) e si occupa di riscuotere i compensi derivanti dall’utilizzo delle opere musicali.
Tutte le persone che utilizzano – secondo i parametri previsti dai diritti patrimoniali, morali e di sincronizzazione -, le opere protette dal diritto d’autore, devono versare alla SIAE il corrispettivo in denaro, che varia in base alla tipologia di opera.
Chi sono questi soggetti? Le emittenti televisive e radiofoniche, gli organizzatori di eventi, le aziende e i locali pubblici che diffondono musica, i creator che utilizzano le opere musicali per i propri contenuti.
Nella sezione dedicata agli utilizzatori sul sito della SIAE, trovi i casi in cui è necessario pagare i diritti d’autore musicali: feste private; eventi di spettacolo e intrattenimento; musica d’ambiente; web, streaming e download; emittenti radio TV; CD, DVD e supporti multimediali; DJ.
Sempre sul sito della SIAE trovi anche una sezione dedicata alla compilazione del borderò, ovvero il programma musicale sul quale vengono elencate tutte le opere musicali che, per esempio, vengono riprodotte durante un evento.
Guida Copyright
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Diritti d’autore musica: come tutelare i propri brani musicali?
L’obiettivo del diritto d’autore musica – e del diritto d’autore in generale -, è fare in modo che venga tutelata la creatività che l’autore ha utilizzato per comporre quella canzone, brano, sinfonia.
Nel caso tu fossi un autore e vuoi essere certo di ricevere tutela dalla normativa, la tua opera musicale deve rispettare tre requisiti:
- l’originalità, ovvero l’opera musicale deve essere il frutto del tuo ingegno, intelletto, lavoro e deve essere riconducibile solo a te;
- la creatività, ovvero il carattere creativo della tua opera musicale inteso come livello di impegno che hai utilizzato per dare vita alla composizione musicale;
- la novità, ovvero la tua opera musicale deve essere differente in toto rispetto a quelle già presenti sul mercato.
Se sussistono queste condizioni, il modo migliore per tutelare per la tua opera musicale è avere un ottimo contratto che ti permetta di acquisire i diritti musicali che ti spettano quando qualcuno vuole utilizzare la tua canzone, il tuo brano, la tua opera per creare un video, organizzare un evento o manipolarla in altro modo.
Non scaricare un contratto fac-simile da internet, rischieresti di non essere tutelato: quando abbiamo a che fare con normative complesse e obsolete, sempre meglio richiedere una consulenza a un Avvocato esperto in diritto d’autore, proprietà intellettuale e copyright.
Gli artisti, soprattutto nel contesto attuale, hanno bisogno di essere tutelati dai furti delle loro opere d’ingegno perché la creatività è un valore da preservare.
Vuoi fare chiarezza sul diritto d’autore? Contattaci per richiedere la tua consulenza legale digitale.
[1] http://www.musicplus.it/istruzioni/diritto-dautore/il-diritto-dautore