Come aprire una startup che si trasformi poi in un’azienda di successo? Nel nostro studio facciamo molte consulenze per aprire una start up. È veramente entusiasmante per noi essere partecipi di progetti sfidanti legalmente ed entusiasmanti per l’impatto che queste idee potrebbero avere nell’ecosistema.
Eppure la maggior parte di questi progetti non decolla.
Cosa serve per aprire una startup? Lo vediamo in questi 5 step.
CONTENUTO DELL'ARTICOLO
- 1 Primo step per aprire una startup: la consulenza legale
- 2 Secondo step per aprire una startup: la pianificazione
- 3 Terzo step per aprire una startup: la mission
- 4 Quarto step per aprire una start up: il Lean Startup
- 5 Quinto step per aprire una startup: monetizzare
- 6 Come elaborare, valorizzare e pianificare la tua start up
- 7 Perché partire dalla consulenza legale start up
Primo step per aprire una startup: la consulenza legale
La start up non è altro che la fase iniziale di sviluppo di un’azienda, per il cui avvio è opportuna una consulenza legale per startup attraverso cui analizzare le possibili criticità legale e pianificare una strategia di crescita senza intoppi. Una consulenza legale start up consente di dare forma all’idea imprenditoriale che è ancora in fase embrionale, e necessita di una precisa rotta da seguire. L’aiuto di un team è necessario per l’implementazione equilibrata e costante del business e il conseguente raggiungimento degli obiettivi. Dar vita ad una attività imprenditoriale è un processo molto delicato soprattutto nella sua fase iniziale, di programmazione e pianificazione, in quanto bisogna predisporre:
- ruoli
- assetto societario
- destinazione
- ottimizzazione del capitale disponibile.
Ci sono poi i casi in cui c’è già un’attività esistente, ma è necessario un rinnovamento interno. Questo può riguardare l’organizzazione, la pianificazione di nuovi obiettivi da raggiungere o un cambiamento del personale.
Le situazioni possibili che si possono presentare sono
- L’azienda è già avviata ma si trova momentaneamente in impasse: è necessario darle un nuovo sprint, elaborando idee innovative per far ripartire il business e produrre nuovi flussi finanziari;
- Si sta verificando un passaggio generazionale tra la vecchia gestione d’impresa e la nuova.
In tutte queste situazioni serve l’aiuto di professionisti qualificati che riescano a dare nuovi impulsi per far decollare l’impresa secondo modelli di Marketing innovativi e di successo. Attraverso un restart aziendale, mirato alle specifiche esigenze di settore e l’elaborazione di un business plan preciso e funzionale, è possibile dare un nuovo input a qualsiasi attività.
Secondo step per aprire una startup: la pianificazione
L’avvio di una nuova attività commerciale comporta continue sfide quotidiane che bisogna combattere con le armi giuste. Non è più applicabile il vecchio sistema del “cadere per poi rialzarsi”, fare esperienza e commettere qualche errore prima di diventare un bravo imprenditore.
Oggi il mercato impone competenze specifiche, innovazione continua e massima qualificazione in ogni segmento e uno sbaglio può essere fatale per l’intera azienda. Per questi motivi la fase di start up va pianificata in ogni particolare e in questo contesto può rivelarsi essenziale, tra l’altro, l’elaborazione di un business plan.
Il piano d’impresa è indispensabile per valutare con precisione i tempi di sviluppo dell’idea, rischi e incognite dell’attività e conseguenti soluzioni, costi da sostenere e il tipo di personale da assumere. Il grado di professionalità dei collaboratori, il calcolo di fattibilità e i flussi economici in vista del progressivo raggiungimento degli obiettivi. Il rischio d’impresa, tanto temuto durante la fase di start up, viene in tal modo portato alla luce, sviscerato e calcolato, per dargli il giusto valore elaborando la relativa soluzione.
Un’intuizione, quella del business plan, nata grazie ad economisti esperti e con grande senso pratico che la applicavano per grandi progetti finanziari e che oggi viene usata anche per dare avvio anche a piccole realtà imprenditoriali. Non si può negare, infatti, che anche la più piccola idea di business idea da realizzare, comporti un dispendio elevato di energie, costi, organizzazione e aspetti legali che non si possono sottovalutare.
In questa direzione si rende necessaria la guida di un team di professionisti esperti tra i quali l’avvocato, che spiani in modo decisivo la strada e accompagni la start up verso la realizzazione del progetto da concretizzare, in piena sicurezza.
Terzo step per aprire una startup: la mission
Prima di dar forma alla start up e iniziare un’attività commerciale, è necessario individuare la mission da perseguire attraverso anche la consulenza legale start up.
Stabilire obiettivi serve a comprendere sostanzialmente
– La “business idea” che vuoi realizzare e cioè il tipo specifico di attività che intendi fare e valutarla sotto ogni aspetto legale;
– Quali sono i canali di vendita e distribuzione che vuoi percorrere alla luce delle normative nazionali e internazionali.
Questi due primi punti vanno affrontati con una consulenza leagle start up al fine di comprendere ed elaborare il tipo di strategia da adottare alla luce anche dei rischi legali legati ad ogni variabile che si possa presentare. Attraverso la consulenza legale start up si può valutare:
– Quali comportamenti devono essere attuati dai soci della start up per diventare un’azienda competitiva in modo stabile;
– In relazione al tipo di prodotto che s’intende offrire, la fattibilità del progetto dal punto di vista legale e di accesso al credito;
– Quali sono i punti di forza della tua start up, come raggiungere uno sviluppo equilibrato all’interno della start up attraverso la predisposizione di patti parasociali, quali sono le debolezze dell’azienda in termini di capitale iniziale e quali possono essere i rimedi.
Una start up deve valutare queste variabili con l’ausilio di un legale competente per mettere in luce tutti i vantaggi e le sue potenzialità.
Quarto step per aprire una start up: il Lean Startup
Spesso la difficoltà principale per una start up che si immette nel mercato, è quella di non riuscire a prevedere gli ostacoli iniziali dell’attività.
I problemi possono riguardare a esempio le difficoltà ad accedere al credito bancario e dunque l’impossibilità di adeguarsi alle richieste di mercato, per soddisfare il cliente. La complessità di questi problemi devono essere affrontati con una consulenza legale start up che possa guidare la start up verso la scelta migliore degli strumenti oggi presenti e messi a disposizione, senza incorrere in pericoli nascenti da operazioni finanziare poco accorte.
Le difficoltà inziali possono essere superate anche attraverso il sistema “Lean Start Up”, elaborato da Steve Blank dell’Harvard Business School. Un modello che dà risalto alla fase iniziale di conoscenza delle attività di marketing e del servizio o prodotto che si intende commercializzare, con lo scopo di conoscere in modo preventivo le opinioni dei futuri potenziali clienti.
L’utilizzo concreto di questo sistema comporta diversi passaggi:
– Prima di elaborare un business plan, è opportuno formulare delle ipotesi relative al servizio o prodotto e delle iniziative concrete di marketing;
– Formulate le ipotesi, bisogna metterle a confronto con potenziali consumatori perché possano trarsi valide istruzioni su eventuali problematiche;
– Focalizzare l’attenzione sull’implementazione del “Business Model Canvas” che consente di rispondere a fondamentali quesiti che riguardano il tipo di organizzazione sociale, gli obiettivi economici e commerciali che si intendono raggiungere, le modalità di approccio commerciale che consentiranno di soddisfare la domanda del mercato.
In questo modo il mondo legale si interseca con quello marketing, infatti il sistema “Lean Start up”, supportato da una consulenza legale Start up, consente di bloccare o limitare i rischi economici che potrebbero impedire il decollo dell’idea, elaborando un business plan estremamente preciso e affidabile.
Quinto step per aprire una startup: monetizzare
Anche se abbiamo messo questo requisito per ultimo, non è certo l’ultimo in ordine di importanza. La grande differenza fra un progetto e un’idea che come tale non decolla, è che il primo sa esattamente come e quando inizierà a monetizzare.
Se all’inizio il business perché magari rientra fra le startup innovative, o ha accesso ad altri fondi, può mettere in secondo piano il fattore economico, deve comunque da subito elaborare un piano attraverso cui avrà delle entrate che permetteranno di scalare l’attività. Non è necessario all’inizio che le entrate arrivino dal proprio core business, essendo poco prevedibile, ma incassare deve essere una priorità.
Se non sai come e quando farai business il progetto è destiinato a fallire.
Come elaborare, valorizzare e pianificare la tua start up
Le attività necessarie per una giusta partenza di qualsiasi start up sono:
- Stabilire i punti di forza dell’azienda e sviluppare le potenzialità dell’idea imprenditoriale;
- Elaborare strategie efficaci e innovative per il perseguimento della mission aziendale;
- Definire una corretta organizzazione aziendale sia con riguardo alle persone che in termini di credito e costi;
- Prevedere un eventuale internazionalizzazione del business, un restart in caso di crisi o un nuovo assetto societario se vi fossero cambiamenti importanti nella compagine societaria;
- Formulare programmi di intervento in caso di crisi ed emergenza economica.
Perché partire dalla consulenza legale start up
Proprio per percorrere il giusto sentiero già dai primi passi, valutando rischi, rallentamenti, incognite, è necessario sin da subito rivolgerti ad un professionista del settore attraverso una consulenza legale start up.
L’avvocato nella start up sarà indispensabile sin dalla fase iniziale per valorizzare e definire i rapporti di forza tra i soci, stabilire l’accesso al credito, costruire lo scheletro della tua attività imprenditoriale. Nelle fasi successive sarà fondamentale per modulare la governance in base ai nuovi interlocutori della Start up quali Business Angel, Fondi di Venture Capital o Venture Incubator. La consulenza legale start up infine potrà risolvere le questioni legali legate alla tutela di marchi e brevetti, e al crowdfunding quali Reward, Donatio e Equity.