Registrare copyright significa attribuire una data certa alla creazione dell’opera protetta dal diritto d’autore.
Come abbiamo già detto, il diritto d’autore nella sua duplice valenza di diritto morale e diritto partrimoniale, è un diritto innato che non necessita di alcun riconoscimento formale.
Tuttavia registrare copyright attribuisce delle tutele ulteriori.
Vediamo nel dettaglio.
CONTENUTO DELL'ARTICOLO
Perché registrare il copyright
Se il copyright è un diritto innato, perché si consiglia di depositare il copyright per l’opera creativa?
La registrazione copyright deriva dalla necessità di tutelare l’opera creativa dall’utilizzo illegittimo da parte di altri.
È vero infatti che il diritto d’autore nasce con la creazione dell’opera d’ingegno, dal momento in cui l’opera rispetta determinati requisiti, come abbiamo specificato nell’articolo dedicato a cos’è il diritto d’autore.
Tuttavia dal momento in cui si deve contestare ad altri l’illegittimo utilizzo della nostra opera, bisogna dimostrare che la nostra opera è originale e di nostra creazione. Quindi bisogna dare la prova del fatto che siamo stati noi i primi a creare il prodotto oggetto di contestazione.
Per poter dimostrare l’originalità della nostra opera è necessario inserire una data certa in cui l’opera è stata creata per dar prova di anteriorità.
Ci sono più modi per dimostrare la data certa alla nostra opera:
- La PEC con data certa che dimostra l’integrità e originalità dei contenuti e degli allegati. Ma l’allegato deve essere in pdf e dotato di firma digitale;
- La raccomandata che ha lo stesso valore della Pec;
- La registrazione copyright attraverso diversi metodi che vediamo nel dettaglio.
Come si registra un copyright
Innanzi tutto l’opera deve rispondere ai requisiti per cui viene riconosciuto il diritto d’autore. Quindi deve essere originale, innovativa ed avere carattere creativo.
Ci sono 3 modi per depositare il copyright:
- Effettuare la procedura di deposito presso il Registro pubblico generale delle opere protette tenuto presso la direzione generale Biblioteche e istituti culturali (MIBAC)
- Seguire la procedura di deposito di opera inedita presso la SIAE;
- Utilizzare i registri disponibili online.
I registri on-line danno diritto ad avere il certificato deposito copyright che dimostra l’anteriorità della proprietà intellettuale.
Questo documento servirà a dissuadere chiunque voglia utilizzare la vostra opera in maniera illegittima.
Ma attenzione: se l’opera depositata non ha i requisiti per godere del diritto d’autore, il deposito non fa sorgere tale diritto.
La scelta per il deposito presso la SIAE è opportuna per le opere inedite perché sono più soggette al rischio di plagio. Il deposito ha una durata di 5 anni e se non viene rinnovato la SIAE è autorizzata a distruggere il documento. E comunque la SIAE non ha alcuna responsabilità se durante il periodo di deposito l’opera è oggetto di plagio.
Rispetto alle altre metodiche di registrazione di diritti d’autore,il deposito presso il Copyright Office della SIAE è il più consigliato perché la SIAE funge da organismo di intermediazione e per il ruolo istituzionale che svolge.
Essendo la procedura per il deposito copyright presso la SIAE piuttosto complessa, è opportuno avvalersi del supporto del consulente legale specializzato in copyright.
Registrare il copyright: rispondiamo alle domande frequenti
Chi può registrare copyright?
La domanda per depositare copyright può essere presentata dall’autore dell’opera, oppure da colui a cui i diritti patrimoniali di copyright son stati ceduti.
Ma come precisa la SIAE:
Il deposito può essere richiesto dall’autore che ha creato l’opera o da coloro che hanno acquisito i diritti dall’autore in via derivata. Tuttavia, quando l’opera è creata su commissione o nell’ambito di un contratto di lavoro, il datore di lavoro o il committente sono considerati autori dell’opera e possono, pertanto, richiederne la registrazione.
Quanto dura la registrazione del copyright?
Una volta che l’opera viene depositata per la registrazione copyright, la sua protezione è istantanea. Da quel momento viene associata una data certa alla creazione dell’opera.
La registrazione del copyright dura per tutta la vita del titolare dell’opera e per i 70 anni successivi alla morte.
Infatti il diritto di paternità dell’opera non ha scadenza, mentre i diritti patrimoniali sì, sia che il copyright venga registrato sia che non si proceda alla registrazione.
C’è da dire però che nel corso degli anni si è assistito ad un prolungamento della tutela del diritto d’autore: inizialmente era 14 anni, diventati poi 50, fino agli attuali 70. Dopo i 70 anni l’opera può essere pubblicata senza però ledere la reputazione dell’autore. Alla durata di 70 anni ci sono eccezioni. Ad esempio per le foto che non hanno un particolare carattere creativo la durata della protezione è limitata a 20 anni.
Una volta fatto il deposito copyright i documenti vengono archiviati presso le autorità ufficiali, che li conservano integralmente e li riconsegnano al titolare del copyright in qualsiasi momento egli li richieda.
Quanto costa registrare copyright?
Il diritto di copyright è gratuito, perché è un diritto innato.
Invece registrare copyright ha costi variabili in funzione dell’opera creativa che si vuole tutelare. Ad esempio se bisogna registrare copyright di una canzone, vanno compresi musica e spartiti. Se invece si vuole depositare copyright di un libro vanno considerati la copertina, testi e titolo.
C’è poi da considerare il lavoro svolto dal legale che se ne occupa e i costi dell’atto notarile.
Qual è l’ambito territoriale della registrazione copyright?
Il diritto d’autore è stato riconosciuto dalla Convenzione di Berna che è stata firmata da 164 Paesi nel mondo. In base a questa convenzione gli Stati firmatari riconoscono reciprocamente il diritto d’autore dei cittadini degli altri Stati senza bisogno di registrazione o avviso di copyright. Infatti grazie alla convenzione di Berna il diritto d’autore come diritto innato è un principio riconosciuto a livello internazionale.
Quindi che il copyright sia depositato oppure no, è riconosciuto in tutti i Paesi aderenti alla Convenzione, fra cui gli USA.
Ogni Stato poi ha una legge sul dirittto d’autore interna. In Italia il diritto d’autore è disciplinato dalla legge 633 del 1941 e dal codice civile.
Registrare il copyright: conclusione
Sicuramente non si può pensare di registrare copyright per ogni foto che facciamo (anche se normalmente si richiede la protezione per un set di foto e non una alla volta) se queste foto sono amatoriali. Ma quando fare foto è la nostra professione allora è diverso.
Vale a dire che quando la creazione di opere innovative fa parte del patrimonio dell’impresa, allora è opportuno valutare di proteggere le nostre creazioni in maniera rafforzata. Non dimentichiamo che anche le “idee”, se dotate di determinati requisiti, possono rietrare nell’ambito delle opere di ingegno protette dal copyright.
Inoltre il diritto d’autore rientra nell’ambito della tutela della proprietà intellettuale e industriale. Ci saranno opere che possono essere tutelate con il deposito del copyright, oppure che possono essere brevettate o tutelate dal marchio. Il logo è un’opera d’ingegno che può essere protetta dal copyright o registrara come marchio figurativo, ad esempio. In questi casi ci può essere contrasto fra le due tutele.
Quindi è opportuno rivolgersi ad uno studio legale specializzato per valutare quale sia la protezione migliore da dare all’opera creativa a seconda del contesto specifico e delle potenzialità di ritorno economico.
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